OH OH OH…
Poco meno di un mese a Natale ed io non sono al passo quest’anno. Ma adesso è il momento di recuperare, e per questo, appena terminato di pubblicare questo post, correrò a fare l’albero e a decorare casa. Intanto oggi voglio dedicare questa “Gita della domenica” a una mia piccola ossessione nascente…il Natale dello Schiaccianoci. Molti conoscono il balletto con le bellissime musiche di Čajkovskij ma forse non sanno che nasce da una fiaba popolare di cui io conosco poco o niente. Nessuno mi ha mai raccontato questa storia da bambina, nè ho visto il balletto, però vedo in giro statuine di legno dello schiaccianoci e ballerine e mi è sembrato che quest’anno il trend sia aumentato.

Ho deciso qui di di informarmi un po’, ed ho scoperto che non è affatto facile. In libreria ho trovato poco. Il racconto originario del tedesco Hoffmann ” lo schiaccianoci e il re dei topi” è del 1816, si racconta di un dono, un soldatino dalla grande bocca fatta appunto per schiacciare le noci, che la notte di Natale, il padrino regala a Maria (Clara nella versione del balletto a sua volta tratta dalla rivisitazione di Dumas padre). Quella notte la bimba farà sogni ed incubi in cui lo schiaccianoci si trasformerà in un principe che dovrà combattere contro il malvagio re dei topi. Fate e principi azzurri, mondi fatti di dolciumi e balocchi, la sfida, il gioco e un pizzico di paura, sono tutti elementi che appassionano i bambini che si lasciano rapire dalla fiaba che, come ogni fiaba che si rispetti, ha un lieto fine.

Mentre aspetto che arrivi il testo illustrato che ho prenotato, mi tuffo in queste moodboard che ho creato e mi assale il desiderio di venire rapita dalla favola come accadeva da bambini.Questo Natale lasciatemi nel mondo di dolci e balocchi, romantico e dolcemente retrò, dello Schiaccianoci.
