Il guanto da forno ‘raw’

Sembrano trascorsi eoni dall’ultima volta che ho scritto un articolo. Ma per fortuna quel giorno è arrivato. Sono tornata nonostante le altalene emotive dovute agli ultimi avvenimenti mondiali e nazionali: pandemia da covid19 (è colpa della Cina, è colpa dei pipistrelli, è colpa del complotto), nel mondo migliaia di vittime, crisi socio economiche globali, città in lockdown, presidenti di superpotenze che consigliano di iniettarsi il disinfettante in vena, ospedali al collasso, senso di alienazione, segregazione in casa …

Tutti hanno cercato di reagire come hanno potuto ed io ho fatto di tutto per tenermi impegnata. La creatività per fortuna mi accompagna sempre e comunque e anche in questi giorni non ha fatto eccezione, tuttavia, è il caso di proclamarlo, mai quanto il mio cuore davvero vorrebbe.

Ma è l’ora di tuffarsi in un progetto che profuma di casa di campagna, di una cucina dove si fa tutto a mano, gli impasti, le conserve e anche i guanti da forno! Da tempo volevo dedicare alla cucina, mia grande amica durante il lockdown, un progetto tutto suo che profumasse di tradizione; quindi la parola che mi e venuta in mente è “raw” in inglese crudo, grezzo, non elaborato eppure realizzato anche con molta cura e con quell’unico dettaglio che conquista nella sua semplicità… Dopo alcuni tentativi (esattamente 3) sono arrivata allo schema migliore, uno schema molto semplice, per realizzare un guanto da forno all’uncinetto e poi donargli un delicato dettaglio cromatico.

Schema guanto:

Ho usato un uncinetto n.7 e un filato di cotone grezzo, acquistato per realizzare delle decorazioni in macramè. Lo spessore di mezzo centimetro garantisce che sia adatto per usarlo come guanto da forno.

1°giro Anello magico con 10 m.b. (maglie basse) chiudere con uno slip Stitch (10 m.)
2°giro da ora in avanti ogni giro inizia con una catenella; lavorare 2 mb in ogni maglia (20 m.)

Dal 3° al 10° giro 1 mb in ogni m. ( potete aumentare o diminuire i giri a seconda della misura della vostra mano)

11° giro lavora 1mb in 4 m, a questo punto lavorare 8 catenelle e fissarle nella 4a maglia lasciando uno spazio di 3 maglie libere (guarda immagine), questa apertura serve per il pollice.

12°al 16° giro 1mb in ogni m. (25 m.)

17° e 18° giro per chiudiamo con due giri di maglia alta e fissiamo il filo e tagliamo

Per il pollice fissare il filo in una maglia qualunque della apertura e lavorare una mb in ogni m. ( 11 maglie) chiudere. Lavorare così in cerchio per 5 giri e al sesto effettuare 5 riduzioni e al 7° tre riduzione e infine all’ottavo chiudere fissare e tagliare il filo.

Per un supporto video per i passaggi un po’ più complicati del pollice ti lascio questo link (intorno al minuto 13 e al minuto 26)

Ora che il guanto e finito consiglio di lavarlo delicatamente con acqua leggermente saponata e farlo asciugare ( si restringerà leggermente). Poi si potrà passare alla colorazione di un dettaglio. Io ho usato il colore per tessuto Super iride nella tonalità verde scuro, l’ho usato seguendo le istruzioni per la tinutura a mano e facendo delle prove per ottenere una tonalità chiara e meravogliosa (color meraviglia). Voi potrete scegliere il colore e l’intensità preferita; grazie al fatto che il guanto è robusto e si mantiene in piedi da solo ho preparato solo due dita di acqua con il colorante e l’ho messo “in piedi” a bagno per tingere solo il bordo di sotto più o meno corrispondente ai due giri di maglia doppia.

Spero che il mio nuovo progetto vi sia piaciuto e a tutti noi… teniamo duro, siamo responsabili, rispettiamo le regole, collaboriamo e… creiamo.

P.s. fun fact: le brioches col tuppo in foto le ho fatte usando il lievito madre che è nato nei mesi del coronavirus e che per questo ha preso il nome di “lo-evito”. Alla prossima!

Le scarcelle a modo mio

Buon sabato. Domani è Pasqua e quest’anno ho voluto preparare un dolce antico e tipico della mia regione che è stato un leitmotiv di tutte le “pasque” delle mia infanzia.

La scarcella è fatta impastando una frolla semplice con olio d’oliva (siamo in Puglia non aspettiamoci il burro) e la sua particolarità sta tutta nelle forme fatte a mano tipicamente di colombe, cestini, corone, campane e poi decorate con un uovo sodo e confetti colorati.

Io ho fatto dei cambiamenti perchè gli zuccherini non mi sono mai piaciuti e il biscotto secondo me aveva bisogno della spinta di un pochino di cioccolato fontente extra, ma sopratutto non volevo usare 500 g di farina 00 che ormai non acquisto più da anni.

Dunque ecco la mia ricetta per circa 10 scarcelle:

-200 g farina tipo 2; 100g farina di farro; 75 g farina di mandorle; 75g farina di grano saraceno; 50 g di farina di riso integrale. In totale 500g di polveri

-120 g di zucchero di cocco o zucchero di canna

-1 uovo

-100 g olio extravergine di oliva

-100g latte di avena

-8 g di lievito per dolci

-100 g cioccolato fondente 70%

-10 uova di quaglia freschissime prese in masseria

Ho impastato tutto con la planetaria e poi aiutandovi con un po’ di farina ho steso la frolla ed ho ricavato 10 biscotti a stella (i fondi delle mie scarcelle). Con il restante impasto ho creato delle strisce con cui ho realizzato delle trecce che ho poi chiuso ad anello a misura della base.

Ho cotto tutto a 180° per 30 min circa in forno statico.

A parte ho lessato per 4-5 min le uova di quaglia e le ho asciugate.

Ho sciolto il cioccolato fondente e l’ho usato come collante per attaccare le corone sui fondi. Ho sporcato poi la punta delle uova con il cioccolato fuso e le ho inserite nel foro della scarcella.

Non resta che confezionare e regalare questi dolci che sono simbolo di pace e di vita. Per me sono perfetti per la colazione della domenica di Pasqua e sono un alternativa alle uova di cioccolato spesso poco sane e a costi ingiustificatamente elevati.

Buona Pasqua a tutti 🐇.

Dessert fresco alle pesche

Come si fa quando fa caldo, sei goloso, vuoi preparare un dolce e non vuoi appesantirti? Io di solito mi invento qualcosa con quello che trovo in dispensa. Stavolta avevo delle pesche succose, i buonissimi biscotti ‘fattincasa’ Di Leo, ricotta e yogurt greco. È venuto fuori un dessert fresco al cucchiaio che è buonissimo, delicato e leggero.

Ingredienti:

  • 25-30 biscotti fattincasa Di Leo o altri biscotti leggeri
  • Un vasetto di yogurt greco 0% 150 g
  • Una confezione di ricotta 250 g
  • 2 cucchiai rasi di zucchero o fruttosio
  • Una tazza di succo di pesca senza zucchero
  • Due pesche 
  • Un cucchiaio di marmellata di pesche

      Cosa ho fatto: ho intinto i biscotti nel succo di pesca e poi li ho disposti sul fondo di una terrina (con queste dosi ho preparato due terrine piccole)

      Ho messo nella planetaria yogurt ricotta e zucchero e ho aggiunto mezzo bicchiere di succo e ho lasciato amalgamare a lungo ho pulito e tagliato le pesche e le ho aggiunte al composto cremoso che poi ho versato sulla base di biscotti per finire ho unito e stemperato un cucchiaio di marmellata di pesche fatta in casa con un cucchiai di succo e li ho versati sulla superficie;ho messo il tutto nel frigo per un paio d’ore e poi ho servito. “Se la vita ti dà limoni fai la limonata” ma se la vita ti dà pesche fai il mio dessert! Ma ricorda che si può preparare cambiano frutto-succo-marmellata come ad esempio fragole albicocche ecc

        

        Una gita della domenica in verde macha

           E’ passato davvero molto tempo dall’ultimo articolo dedicato al tè, e l’occasione per rimediare si è presentata quando ho fatto la conoscenza di questo bel blog Oh, how civilezed tutto dedicato al tè con una sezione di ricette al macha davvero invitanti.

        Si tratta di un blog di tendenze, ricette, e anche viaggi sopratutto sul tema tè e si possono trovare tanti indirizzi utili di caffetterie e sale da tè newyorkesi, recensioni e anche interessantissimi giveaway di grandi marchi del tè come Palais des Thés e NINA’S Paris. Sottoscrivendo la newsletter poi puoi scaricare gratuatamente l’e-book con alcune ricette al macha come il machamisu (non suona delizioso?)

        Ovviamente io ho dovuto provare qualche ricetta, solo per rigore scientifico si intende!  Poichè il caldo sembra ormai arrivato per restare, la mia curiosità è ricaduta su una ricetta di ghiaccioli al macha-latte che richiedono solo tre ingredienti: latte condensato, macha e acqua.

        machalatte popsicles

         

        La ricetta completa e le spiegazioni qui. Devo dire che sono buoni e gradevolmente cremosi anche se molto dolci per la presenza del latte condensato. Senza indugio sono pronta a testare la seconda ricetta dal blog, questo cocktail di macha freddo e anguria con ghiaccio che ha tutta l’aria di essere salutare e rinfrescante oltre ad avere dei colori meravigliosi! per la ricetta cerca “iced macha watermelon”.

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        Ecco una selezione di interessanti ricette passo passo che puoi trovare su oh how civilized … le trovo davvero interessanti! .

        (photocredits “Oh How civilized.com”)

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        0613_matcha_green_tea_tiramisu_matchamisu_1-1

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