Buon agosto. L’estate sta procedendo per me a passi molto, troppo svelti e i tanti progetti, reali o solo pensati, si vedono raggiungere e quasi sorpassare da un angoscioso inizio di anno scolastico post covid, post dad, post lockdown.
Mentre penso a come liberarmi da queste ansie, almeno per un poco, succede che sul nuovo numero di CasaFacile è pubblicato un mio articolo! Foto e progetti realizzati a “casa di zia” che, se mi seguite sui social probabilmente conoscerete già… Infatti, del lungo e molto pensato progetto di ristrutturazione dell’appartamento degli anni ’20 a Bari, ho già mostrato alcune immagini, ma non qui sul blog e voglio rimediare subito.
In particolare la foto sopra con il bel progetto di recupero e trasformazione del famoso tavolo con macchina da cucire vintage della singer e, sotto, la foto delle belle e colorate clementine spagnole che mia zia ha scelto per la sua cucina.
I dettagli bellissimi dei vetri vintage scelti per le porte originali dell’appartamento.
Un altro recupero e riuso creativo per il secondo bagno, con il tavolo rustico trasformato in piano d’appoggio per il lavabo.
Una casa dal gusto vintage e discreto ma anche sofisticato ed elegante nella sua semplicità e nella scelta dei colori rilassanti e freschi e dei materiali nuovi ma dal gusto senza tempo. Inoltre nella spaziosa cucina sono stati realizzati interventi e scelte interessanti ed originali.
Da qui è partita l’idea, grazie alla redazione di CasaFacile, di dedicare un post dedicato proprio al rinnovo totale della vecchia cucina vecchia di oltre trent’anni, perché quasi sempre recuperare e rinnovare è meglio che sostituire. Dunque correte in edicola a prendere la vostra copia per capire i trucchi e i costi di questo rinnovo portentoso, e per osservare un incredibile prima e dopo 😉
Sembrano trascorsi eoni dall’ultima volta che ho scritto un articolo. Ma per fortuna quel giorno è arrivato. Sono tornata nonostante le altalene emotive dovute agli ultimi avvenimenti mondiali e nazionali: pandemia da covid19 (è colpa della Cina, è colpa dei pipistrelli, è colpa del complotto), nel mondo migliaia di vittime, crisi socio economiche globali, città in lockdown, presidenti di superpotenze che consigliano di iniettarsi il disinfettante in vena, ospedali al collasso, senso di alienazione, segregazione in casa …
Tutti hanno cercato di reagire come hanno potuto ed io ho fatto di tutto per tenermi impegnata. La creatività per fortuna mi accompagna sempre e comunque e anche in questi giorni non ha fatto eccezione, tuttavia, è il caso di proclamarlo, mai quanto il mio cuore davvero vorrebbe.
Ma è l’ora di tuffarsi in un progetto che profuma di casa di campagna, di una cucina dove si fa tutto a mano, gli impasti, le conserve e anche i guanti da forno! Da tempo volevo dedicare alla cucina, mia grande amica durante il lockdown, un progetto tutto suo che profumasse di tradizione; quindi la parola che mi e venuta in mente è “raw” in inglese crudo, grezzo, non elaborato eppure realizzato anche con molta cura e con quell’unico dettaglio che conquista nella sua semplicità… Dopo alcuni tentativi (esattamente 3) sono arrivata allo schema migliore, uno schema molto semplice, per realizzare un guanto da forno all’uncinetto e poi donargli un delicato dettaglio cromatico.
Schema guanto:
Ho usato un uncinetto n.7 e un filato di cotone grezzo, acquistato per realizzare delle decorazioni in macramè. Lo spessore di mezzo centimetro garantisce che sia adatto per usarlo come guanto da forno.
1°giro Anello magico con 10 m.b. (maglie basse) chiudere con uno slip Stitch (10 m.) 2°giro da ora in avanti ogni giro inizia con una catenella; lavorare 2 mb in ogni maglia (20 m.)
Dal 3° al 10° giro 1 mb in ogni m. ( potete aumentare o diminuire i giri a seconda della misura della vostra mano)
11° giro lavora 1mb in 4 m, a questo punto lavorare 8 catenelle e fissarle nella 4a maglia lasciando uno spazio di 3 maglie libere (guarda immagine), questa apertura serve per il pollice.
12°al 16° giro 1mb in ogni m. (25 m.)
17° e 18° giro per chiudiamo con due giri di maglia alta e fissiamo il filo e tagliamo
Per il pollice fissare il filo in una maglia qualunque della apertura e lavorare una mb in ogni m. ( 11 maglie) chiudere. Lavorare così in cerchio per 5 giri e al sesto effettuare 5 riduzioni e al 7° tre riduzione e infine all’ottavo chiudere fissare e tagliare il filo.
Per un supporto video per i passaggi un po’ più complicati del pollice ti lascio questo link (intorno al minuto 13 e al minuto 26)
Ora che il guanto e finito consiglio di lavarlo delicatamente con acqua leggermente saponata e farlo asciugare ( si restringerà leggermente). Poi si potrà passare alla colorazione di un dettaglio. Io ho usato il colore per tessuto Super iride nella tonalità verde scuro, l’ho usato seguendo le istruzioni per la tinutura a mano e facendo delle prove per ottenere una tonalità chiara e meravogliosa (color meraviglia). Voi potrete scegliere il colore e l’intensità preferita; grazie al fatto che il guanto è robusto e si mantiene in piedi da solo ho preparato solo due dita di acqua con il colorante e l’ho messo “in piedi” a bagno per tingere solo il bordo di sotto più o meno corrispondente ai due giri di maglia doppia.
Spero che il mio nuovo progetto vi sia piaciuto e a tutti noi… teniamo duro, siamo responsabili, rispettiamo le regole, collaboriamo e… creiamo.
P.s. fun fact: le brioches col tuppo in foto le ho fatte usando il lievito madre che è nato nei mesi del coronavirus e che per questo ha preso il nome di “lo-evito”. Alla prossima!
È davvero un piacere essere coinvolti da un’ azienda che ami per testare e promuovere un prodotto che trovi bellissimo. Brabantia in concomitanza con la presentazione della nuova collezione Linn, ha pensato di far conoscere i nuovi prodotti promuovendoli anche attraverso il mondo del blogging e di instagram.
L’azienda olandese produce accessori per la casa che la rendono più organizzata e più bella in un solo tempo, perché anche gli oggetti meno accattivanti (vogliamo citare ad esempio i bidoncini per la raccolta dei rifiuti? O gli stendini di plastica?) possono diventare a pieno titolo oggetti d’arredo, dal design moderno fresco e nordic style. Per vedere tutti i loro prodotti vai a vedere qui. Inoltre l’azienda è attenta all’ecosostenibilità e l’attenzione per i materiali e le fasi di produzione ha soddisfatto anche la mia anima green.
Ho ricevuto un magnifico organizer Linn che è contemporaneamente:
un appendiabiti
uno stendino per il bucato
un espositore per areare e ravvivare gli abiti chiusi nell’armadio
un posto per tenerli ben appesi dopo la stiratura.
Questo oggetto così utile e versatile ha con due griglie che si possono collocare ad altezze diverse, e che in combinazione con le grucce in alluminio, furbissime perchè consentono di infilare le magliette dal collo, e il robusto cesto portabiancheria, diventa davvero un alleato perfetto per chi, come me, ha sempre sgabelli e altri supporti ricoperti di vestiti semistirati, semipuliti o semiscuciti. Ma insieme alla sua versatilitá il punto fi forza di Linn è la sua bellezza, il suo design dalle linee pulite lo rende piacevole da vedere in qualsiasi ambiente della casa.
Potrebbe stare bene anche nel mio corridoio, seppure sarebbe molto più utile nella verandina che solitamente è occupata dalla ingombrante bruttezza dello stendino di plastica…
Il montaggio è stato molto semplice e senza bisogno di attrezzi perchè è tutto in dotazione; la mia Linn, in bianco e nella misura piccola, mi ha conquistata sia per la sua preziosa utilità che dalla sua bellezza nordic-style! Per questo, per adesso io e mr V. pensiamo di inserire la Linn in camera da letto per appendere i vestiti che vogliamo indossare il giorno seguente e per riporre il copriletto e i cuscini ‘di troppo’. Per noi al momento è davvero la chicca che fa la differenza. Nulla ci impedisce di cambiare idea e collocare Linn da un’altra parte… Intanto che ne dite del risultatato? Ecco a voi il prima e dopo 👇
Adesso è arrivato il momento di lanciare la bomba e di dirvi che c’è una Linn identica a questa in regalo per uno di voi! Cosa devete fare? Solo lasciare un commento qui 👇 in cui descriverete quale angolo di casa vostra avrebbe bisogno di questo accessorio. Tra i vostri commenti sceglierò quello che mi ha convinta di più per originalità e simpatia. Il vincitore riceverà poi direttamente da Brabantia a casa sua lo stesso set scelto da me (Linn bianca piccola, grucce in alluminio e cestino) per un valore di quasi 200 euro. Perchè non provare? Avete tempo fino al 21 Novembre.
Se vi piace almeno un po’ lo stile botanico, quel gusto contemporaneamente fresco e retrò che ricorda una lezione sull’anatomia dei fiori tenuta agli inizi del secolo in una scuola di campagna di qualche contea inglese, allora non potrete restare indifferenti davanti alle mie uova decorate ‘botanical style”. Quest’ idea mi è arrivata direttamente sfogliando alcuni preziosi volumi che, in questo periodo, mi stanno ispirando anche per l’arredamento. In particolare guardando le belle tavole d’epoca riprodotte sulle pagine di “the botanical wall chart” – art from the golden age of scientific discovery- di Anna Laurent (ed. ilex).
Per questo progetto l’uso dei colori è importante come la scelta dei soggetti da dipingere. Il nero usato come sfondo per far risaltare i colori delle tavole botaniche mi ha conquistata, e questo mi ha fatto pensare alla vernice lavagna che ho quindi scelto come fondo che ho steso su delle comuni uova di gallina che ho precedentemente svuotato. L’operazione di svuotamento prevede di praticare due fori ai due ‘poli’ dell’uovo, io ho usato un piccolo trapano di precisione e poi ho soffiato via il contenuto. Le uova vanno comunque lavate sia prima che dopo e lasciate asciugare. In alternativa potete usare uova di legno o acquistare delle uova già svuotate.
La fase successiva prevede una discreta abilità nel dipingere, bisogna riprodurre dettagli piuttosto piccoli e creare sfumature, quindi non sarà un lavoro adatto a chiunque, però se avete una buona manualità vi assicuro che l’effetto sarà bello e sofisticato; per prima cosa scegliete dei soggetti che stiano bene insieme, e siano adatti alla dimensione delle uova, tracciate a matita uno schizzo del disegno che poi andrete a dipingere; per aiutarvi vi svelo qualche piccolo segreto, io oltre ad utilizzare colori acrilici per la pittura country, uso pennelli di precisione per la nail art per realizzare i dettagli più minuti.
Anche quest’anno ho portato avanti la tradizione di famiglia di decorare le uova di Pasqua per la tavola, ogni volta un tema diverso e quelle di quest’anno, a tema botanico , sono inevitabilmente diventate le mie preferite.
Se invece il nero non fa per te e preferisci uova candide e una tecnica più semplice e veloce, ti suggerisco l’altro mio progetto di uova decorate sempre botanical style ma questa volta floreale. Lo trovi qui sul blog delle notonlymama.