Ritratti ad olio

Buongiorno amici.

Se siete qui a leggere significa che siete degli affezionati e dunque a voi vanno i miei più sinceri ringraziamenti.

È da circa un anno che non passo da qui e chi l’avrebbe mai detto che la voglia mi sarebbe tornata proprio alle 13:08 di un mercoledì di maggio che sono sul bus per tornare a casa.

Non ci sentiamo da tanto qui ma se mi seguite sui social sapete che mi sono data all’ippica! No scherzo, mi sono data alla pittura, quella con la P grande che fa un po’ paura perché è fatta di solventi e tele e colori difficili come quelli ad olio.

Ho scoperto poco più di un anno fa facendo un corso online di avere una certa predisposizione a questa tecnica. Ho provato da principio con un autoritratto perché mi immaginavo cose oscene che nessuno avrebbe digerito, pensavo: “faccio me per iniziare così non devo chiedere scusa a nessuno”!

E invece.

La pittura ad olio è una tecnica che conosco poco e sono certa che ho fatto moltissimi errori ma mi ha dato nuova linfa in un momento di vuoto creativo dovuto ad una certa saturazione nei confronti delle scariate tecniche già provate.

Ed è stata la volta dei miei nipoti, di mio marito, dei miei fratelli e … Dei miei gatti! Mamma e suocera ovviamente e per finire papà.

E dunque è andata così. Scusate ancora l’assenza ma avevo da vivere questa nuova avventura, fatta di facce espressioni e occhi che si formano dal nulla sulla tela e che ti fanno emozionare e anche disperare quando pensi che stai facendo solo un gran pasticcio. Adesso posso dire che esiste una me pittrice che aspetta il momento giusto per potersi esprimere.

Se vi va lasciatemi un commento.

A presto, ma non prometto niente.

William Morris e il movimento Arts and Crafts

Forse non tutti sanno che… quando ho scelto il nome del mio blog avevo in mente la frase “arts and crafts”. Oggi, a distanza di quasi dieci anni è il momento di scoprire di cosa si tratta.

Il movimento “Arts and Crafts” prese forma in Inghilterra durante l’epoca vittoriana ad opera sopratutto di William Morris, artista e scrittore. In un momento di esplosione della rivoluzione industriale in cui si cominciava a vedere come questa entrasse nelle vite della gente, modificandone le abitudini, compresi i gesti e gli oggetti domestici, ora affidati alla produzione in serie, lui si contrapponeva a questo cambio generazionale, rifiutando l’ingerenza industriale nella decorazione e nell’architettura. Per Morris occorreva ritornare all’artigianato e al lavoro manuale oltre che conferire agli artigiani il rango di artisti. Per questo nella sua vita egli ha incoraggiato la rinascita dell’artigianato e in particolare in relazione alle arti più tradizionali come la pittura su vetro e su carta da parati.

Ed eccoci arrivati all’oggetto delle mie immagini. Morris è stato autore di meravigliosi disegni, floreali e naturalistici, ne produsse più di 600, destinati a stoffe per arte da parati, ispirate a tavole medievali e per le quali usò tinte naturali e procedimenti scoperti in un libro del XVI secolo (questi stupendi motivi sono tuttora un marchio concesso, su licenza, alla Sanderson and Sons and Liberty di Londra).

Assieme alla lotta per tornare a produrre oggetti artigianalmente, rifuggendo la produzione in serie, Morris condusse anche una un’altra battaglia parallela: l’arte avrebbe dovuto essere accessibile a tutti, e inoltre le cosiddette “arti applicate” avrebbe dovuto ricevere lo stesso riconoscimento e la stessa dignità di cui godevano la pittura o la scultura.

Oggi gli oggetti e le case in stile “Arts and Craft” sono ampiamente apprezzate e rivalutate in UK, così come i pattern di Morris che mi hanno tanto conquistata e che paradossalmente sono entrati a tutti gli effetti nella produzione in serie, proprio come le mie due stampe, una su tela e una su carta.

In Morris si univano amore per il passato e amore per la natura; per questi due elementi così fortemente in comune con me, io trovo questo artista geniale e genuino al contempo.

Se volete approfondire il tema vi consiglio la visione di questo video di Artesplorando. https://youtu.be/fxXGrhYO9H8

Free printable e Collaborazione con Canon Pixma “tic-tac-toe game” (prima parte)

Quest’anno non è stato proprio un lungo carnevale fino ad ora, piuttosto una lunga quaresima, ma nonostante questo, qualche bella soddisfazione è arrivata inaspettata proprio da Pinterest, il primo social che io abbia mai amato, ma anche quello a cui dedico meno tempo (evidentemente sbagliando…). Proprio da lì Canon mi ha contattata per propormi di mettere alla prova la mia fantasia con Pixma, una stampante che promette di mettere in luce la mia vena creativa e aiutarmi a realizzare tante idee. Assieme ad essa materiali creativi come carta magnetica, carta termotrasferibile e carta fotografica, cartoncino opaco per alta risoluzione ecc.

Tic tac toe game for summer 
Printed with canon pixma on magnetic paper, free printable by CraftPatisserie

Ho pensato di condividere qui il primo dei progetti realizzati, un gioco del tris in versione estiva, che grazie alla mia nuova stampante e alla carta magnetica ho potuto stampare, ritagliare e usare come gioco magnetico sul frigorifero.

Fatemi sapere se vi piace questa idea e se anche voi deciderete di realizzarla usando il mio free printable. Buon inizio di estate!

Pronto per essere stampato con carta magnetica canon 10×15
Pronto per essere stampato con carta magnetica canon 10×15

La ghirlanda di Natale

Quest’anno è diverso dagli altri, è stato già detto.

Quest’anno ci armiamo di pazienza e attendiamo tempo migliori. È stato già detto anche questo.

E mentre oggi io dovrei, secondo la tradizione, stare in compagnia degli amici rientrati da fuori e fare lo struscio in centro, eccomi a casa a creare una ghirlanda.

La creatività vine sempre in aiuto. Il desiderio di portare avanti un progetto, piccolo o grande che sia, è linfa vitale per gente come me.

E allora ieri, che è stata una giornate tra le più belle dell’anno, mentre ero in campagna a pensare a uno dei progetti più grandi che sto per realizzare, ho raccolto dei rami. Cipresso profumato, ulivo, edera e qualche bacca rossa di rosa canina.

COME HO FATTO
L’idea di fare una ghirlanda così mi è arrivata da una amica dell’instagram, Carlotta, che ne ha ricevuta una bellissima in dono, e la ringrazio per l’idea di usare come supporto una gruccia in metallo. L’ho aperta e con le mani le ho dato una forma circolare. Non ho toccato invece il gancio della gruccia che sarà perfetto per poterla appendere a un chiodo. Poi mi sono servita di un filo di ferro più sottile per ancorare i vari rametti. Non c’è uno schema preciso, basta seguire il proprio senso estetico. L’unico consiglio è aggiungere prima i rami di base per riempirla tutta e poi una volta fissati andate ad aggiungere i rametti via via più piccoli e i dettagli colorati anche per coprire le zone di giunzione. C’è tutto: il rosso delle bacche di rosa e il blu notte di quelle d’edera, i piccoli globi legnosi del cipresso e l’argento delle foglie di ulivo. Infine ho aggiunto un tocco di allegria con le fettine di arancia che ho disidratato nel microonde in pochi minuti.

Ed ecco un pochino di campagna, un po’ della amata valle d’Itria a casa mia per queste feste così strane. Buon Natale a tutti. Tanta gioia. E cercate sempre di realizzare ciò che il vostro cuore desidera. Auguri!