William Morris e il movimento Arts and Crafts

Forse non tutti sanno che… quando ho scelto il nome del mio blog avevo in mente la frase “arts and crafts”. Oggi, a distanza di quasi dieci anni è il momento di scoprire di cosa si tratta.

Il movimento “Arts and Crafts” prese forma in Inghilterra durante l’epoca vittoriana ad opera sopratutto di William Morris, artista e scrittore. In un momento di esplosione della rivoluzione industriale in cui si cominciava a vedere come questa entrasse nelle vite della gente, modificandone le abitudini, compresi i gesti e gli oggetti domestici, ora affidati alla produzione in serie, lui si contrapponeva a questo cambio generazionale, rifiutando l’ingerenza industriale nella decorazione e nell’architettura. Per Morris occorreva ritornare all’artigianato e al lavoro manuale oltre che conferire agli artigiani il rango di artisti. Per questo nella sua vita egli ha incoraggiato la rinascita dell’artigianato e in particolare in relazione alle arti più tradizionali come la pittura su vetro e su carta da parati.

Ed eccoci arrivati all’oggetto delle mie immagini. Morris è stato autore di meravigliosi disegni, floreali e naturalistici, ne produsse più di 600, destinati a stoffe per arte da parati, ispirate a tavole medievali e per le quali usò tinte naturali e procedimenti scoperti in un libro del XVI secolo (questi stupendi motivi sono tuttora un marchio concesso, su licenza, alla Sanderson and Sons and Liberty di Londra).

Assieme alla lotta per tornare a produrre oggetti artigianalmente, rifuggendo la produzione in serie, Morris condusse anche una un’altra battaglia parallela: l’arte avrebbe dovuto essere accessibile a tutti, e inoltre le cosiddette “arti applicate” avrebbe dovuto ricevere lo stesso riconoscimento e la stessa dignità di cui godevano la pittura o la scultura.

Oggi gli oggetti e le case in stile “Arts and Craft” sono ampiamente apprezzate e rivalutate in UK, così come i pattern di Morris che mi hanno tanto conquistata e che paradossalmente sono entrati a tutti gli effetti nella produzione in serie, proprio come le mie due stampe, una su tela e una su carta.

In Morris si univano amore per il passato e amore per la natura; per questi due elementi così fortemente in comune con me, io trovo questo artista geniale e genuino al contempo.

Se volete approfondire il tema vi consiglio la visione di questo video di Artesplorando. https://youtu.be/fxXGrhYO9H8

Il fico d’India amigurumi (free pattern)

Il mio amore per i fichi d’India è proverbiale e, sulla scia delle piantine amigurumi, mi sono cimentata nel progetto di realizzarne uno. Ne è nato un tutorial che ho pensato di condividere qui.

free pattern: amigurumi Opuntia da CraftPatisserie

Il progetto non è difficile ma un po’ laborioso e richiede un po’ di manualità, non tanto per la parte all’uncinetto quanto per il successivo assemblaggio.

Intanto ecco lo schemi per i tre elementi del mio fico d’india; io ho usato un filato 100% acrilico che ho lavorato con un ucinetto n.3½ e per i frutti un filato più sottile di color arancio o rosso, io ho usato un cotone corallo lavorato con un uncinetto n.2.

LEGENDA: mb sta per maglia bassa, m sta per maglia. AVVERTENZA: chiudere ogni giro con una maglia bassissima e una catenella prima di iniziare il giro successivo.

CORPO Prima parte

1 – lav. 6 mb in un magic ring (6)

2– lav. due mb in ogni maglia (12)

3– lav. 1mb nella prima maglia e 2mb nella seconda e rip. fino alla fine (18)

4– lav. 1mb nella prima e nella seconda maglia e 2 mb nella terza e rip. (24)

5– lav. 1 mb nelle prime tre maglie e 2 nella quarta e rip. (30)

6 fino a 16 lavorare 1 mb in ogni maglia

17 – 1 mb in prima e seconda  e una riduzione ripetere fino alla fine (24)

18– 1 mb in ogni m.

19– 1 mb e una riduzione fino alla fine (18); chiudere e lasciare almeno 15 cm di filo

CORPO Seconda parte

1–  lav 6 mb in un magic ring (6)

2– lav 2 mb in ogni maglia (12)

3– 1mb nella prima maglia e 2mb nella seconda e rip. (18)

4 fino a 10 1mb in ogni m.

11– 1mb nella prima e seconda m una riduzione ripetere fino alla fine ( 12)

12– una mb in ogni m (12) ; chiudere e lasciare almeno 15 cm di filo

CORPO Terza parte

1–  lav 6 mb in un magic ring (6)

2– lav due mb in ogni m (12)

3  fino a 6  lav 1 mb in ogni m

7 1 mb e una rid. (9) ; chiudere e lasciare almeno 15 cm di filo

Fruttini

1– lav 6 mb in un magic ring (6)

2 fino a 4 lavorare una mb in ogni m (6)

I fruttini sono particolarmente difficili da fare per questo mi sono limitata a farne tre 😉

ASSEMBLAGGIO

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DIY free pattern: amigurumi Opuntia da CraftPatisserie

Per assemblare il nostro fico d’India occorrono i seguenti materiali:

  • ago da lana
  • filo da ricamo verde chiaro
  • un po’ di imbottitura
  • un pezzo di filo di ferro di 30 cm
  • un vasetto di terracotta della misura adatta al nostro lavoro
  • un disco di feltro marrone, spessore 0,3 mm, del diametro interno del vasetto

Per prima cosa occorre modellare il fil di ferro in modo che si adatti ad entrare nella prima parte del corpo della piantina; imbottire con un poco di imbottitura e schiacciare per dare un aspetto piatto alla pala di fico, col filo verdino fare dei semplici ricami a x su una faccia della foglia; usando le estremità del fil di ferro come punteruoli, bucare il disco di feltro e ripiegare il filo eccedente in modo che sia appiattito e saldo sulla faccia nascosta (vedi immagine)

DIY free pattern: amigurumi Opuntia da CraftPatisserie

Imbottire leggermente e ricamare anche le altre due parti  ed infine, usando il filo lasciato a fine lavoro, cucire alla foglia principale le altre due; infine cucire i frutti.

DIY free pattern: amigurumi Opuntia da CraftPatisserie

DIY free pattern: amigurumi Opuntia da CraftPatisserie

Non resta che inserire tutto nel vasetto di terracotta a incastro et voila!

DIY free pattern: amigurumi Opuntia da CraftPatisserie