Ritratti ad olio

Buongiorno amici.

Se siete qui a leggere significa che siete degli affezionati e dunque a voi vanno i miei più sinceri ringraziamenti.

È da circa un anno che non passo da qui e chi l’avrebbe mai detto che la voglia mi sarebbe tornata proprio alle 13:08 di un mercoledì di maggio che sono sul bus per tornare a casa.

Non ci sentiamo da tanto qui ma se mi seguite sui social sapete che mi sono data all’ippica! No scherzo, mi sono data alla pittura, quella con la P grande che fa un po’ paura perché è fatta di solventi e tele e colori difficili come quelli ad olio.

Ho scoperto poco più di un anno fa facendo un corso online di avere una certa predisposizione a questa tecnica. Ho provato da principio con un autoritratto perché mi immaginavo cose oscene che nessuno avrebbe digerito, pensavo: “faccio me per iniziare così non devo chiedere scusa a nessuno”!

E invece.

La pittura ad olio è una tecnica che conosco poco e sono certa che ho fatto moltissimi errori ma mi ha dato nuova linfa in un momento di vuoto creativo dovuto ad una certa saturazione nei confronti delle scariate tecniche già provate.

Ed è stata la volta dei miei nipoti, di mio marito, dei miei fratelli e … Dei miei gatti! Mamma e suocera ovviamente e per finire papà.

E dunque è andata così. Scusate ancora l’assenza ma avevo da vivere questa nuova avventura, fatta di facce espressioni e occhi che si formano dal nulla sulla tela e che ti fanno emozionare e anche disperare quando pensi che stai facendo solo un gran pasticcio. Adesso posso dire che esiste una me pittrice che aspetta il momento giusto per potersi esprimere.

Se vi va lasciatemi un commento.

A presto, ma non prometto niente.

I quadretti della murgia

Caro blog luglio è arrivato e quasi se n’è andato, portandomi il più grande fermento organizzativo degli ultimi anni: il trullino, che oramai è una realtà, da mettere in forma per l’estate, per farci godere l’agosto che tanto abbiamo desiderato, e meritato. E così ogni giorno è scandito da un elenco di oggetti da portare, cambiare, migliorare e ripulire per creare un nido accogliente per noi e per tutti gli ospiti che vorranno venire; poi con l’autunno si penserà alla vera ristrutturazione sopratutto dell’area esterna. Ma questa storia, emozionante e ancora lunga da scrivere, non è il motivo per cui vi scrivo oggi.

Torno infatti per condividere un progetto molto carino fresco ed estivo che ho realizzato negli ultimi giorni.

Dolce murgia : acrilico su legno

Ho eseguito alcuni piccoli dipinti su quadrati di legno massello che tempo fa mi ero fatta tagliare da Leroy Merlin. Dodici. Ma avrei potuto continuare tanto mi sono venuti di getto. Solo pochi colori, molto desaturati, con una predominanza di verdi e azzurri…

Li ho pensati tutti simili, per dare una sensazione di totale armonia e semplicità come è la nostra murgia pugliese.

Cespugli e vegetazione bassa, declivi gentili e cieli, tanta aria qualche pietra … molti orizzonti aperti.

Ho voluto creare un effetto a metà strada tra la delicatezza di un acquerello e la corposità di un olio, ma usando semplicemente gli acrilici. Il risultato sono 12 scenette bucoliche (una sola marina per la verità) perché appunto il mio era un tributo alla campagna.

Alla prossima esperienza creativa, buona estate!

Sono arrivate “le Cementine”!

Un misto di emozione e preoccupazione è forse uno dei sentimenti più diffusi per chi propone una nuova idea handmade; è così comune tra le creative che probabilmente si dovrebbe coniare un nome per questo sentimento … emoccupazione può rendere bene?

Ogni volta che devo presentare una nuova collezione penso a quanto sia difficile descrivere il percorso di idee e sentimenti che culmina in questo momento, rendere pubbliche le nuove creazioni.

Ci proverò comunque. Da un anno circa avevo un’idea che col tempo si è trasformata in un chiodo fisso: realizzare dei ciondoli che fossero delle piccole cementine; come loro dovevano avere i tipici disegni simmetrici e i caldi polverosi colori delle graniglie. Queste collane dovevano rappresentare un simbolo d’amore per l’interior design, ma anche d’amore per il recupero della bellezza vintage, l’amore per l’artigianalitá di chi le realizza ancora oggi a mano. Immaginavo l’eleganza delle linee e il potere che avrebbero avuto di regalare stile nell’abbigliamento come già fanno nell’arredamento.

L’idea si è ben delineata subito e mi attraeva tantissimo ma non sapevo da dove cominciare. Dapprima avevo pensato di realizzarle su legno, come tutte le mie altre creazioni, ma non mi ha mai convinto questa opzione perchè qui serviva il giusto peso.

Lo spessore, la consistenza, la porosità, la trama e persino la temperatura erano elementi essenziali dell’oggetto che avevo in mente almeno nella stessa misura del disegno e del colore. Poi ho ripensato al bel corso di ceramica di un paio di anni fa e la lampadina si è accesa. Ho chiesto alla mia amica e maestra di ceramica di aiutarmi in questa mia idea e ho trovato disponibilità e ottimi consigli. Quindi è arrivata la parte della ricerca dei pattern e dei colori e ho scoperto possibilità infinite, ho cominciato a divertirmi e ho capito che la strada era giusta.

Ecco dunque #lemiecementine (ashtagh ufficiale!) sono quadrati di ceramica bianca decorati in sei disegni differenti e con una palette molto ristretta di colori, uno o due al massimo per ognuna, hanno la forza espresdiva delle cose semplici e io ne sono molto soddisfatta tanto che non escludo di ampliare “la famiglia”. Infatti sto creando un album di cementine vintage e moderne, dalle più particolari alle più semplici e ho già un paio di nuove idee pronte sulla rampa di lancio.

Per oggi credo davvero di aver detto tutto, aggiungo soltanto “maneggiare con cura” e spero che #lemiecementine vi piacciano quanto piacciono a me. Prima di lasciarvi ancora un’ultima cosa, voglio rivolgere un grazie speciale alle mie amiche Paola e Paola che si sono prestate a farmi da modelle regalandomi queste belle foto e un sacco di risate 💚.